Il Premio Nobel per la Fisica del 2023 è stato attribuito a tre scienziati di spicco: Pierre Agostini, Ferenc Krausz e Anne L’Huillier. Questi ricercatori sono stati premiati per le loro indagini sulle pulsazioni di luce più brevi mai create dall’umanità , misurabili in attosecondi. Le loro scoperte promettono di aprire le porte a una nuova era dell’elettronica e della comprensione del mondo microscopico degli atomi e delle molecole.
Anne L’Huillier, nata nel 1958 a Parigi, ha iniziato la sua carriera lavorando presso il centro di ricerca CEA Paris-Saclay, prima di trasferirsi in Svezia nel 1994, dove insegna fisica atomica presso l’Università di Lund. È membro di prestigiose accademie scientifiche in tutto il mondo, compresa l’Accademia svedese delle Scienze.
L’Huillier è diventata la quinta donna in oltre un secolo a vincere questo prestigioso premio, seguendo le orme di illustri scienziate come Marie Curie, Maria Goeppert-Mayer, Donna Strickland e Andrea Ghez. La sua vittoria sottolinea il progresso continuo delle donne nel campo della fisica.
Pierre Agostini è un fisico sperimentale di origine francese. Ha completato il suo dottorato presso l’Università Aix-Marseille nel 1968 e attualmente risiede e lavora negli Stati Uniti, presso l’Ohio State University a Columbus.
Ferenc Krausz, nato nel 1962 in Ungheria, ha conseguito il suo dottorato a Vienna nel 1991. Attualmente vive in Germania, dove dirige l’Istituto Max Planck per l’Ottica Quantistica a Garching e insegna fisica sperimentale all’Università Ludwig-Maximilians di Monaco.
Le ricerche di Agostini, Krausz e L’Huillier hanno inaugurato una nuova era nell’esplorazione del mondo microscopico, consentendo l’osservazione degli elettroni all’interno degli atomi e delle molecole con una precisione senza precedenti. Anne L’Huillier ha scoperto un nuovo effetto dell’interazione della luce laser con gli atomi di gas, mentre Pierre Agostini e Ferenc Krausz hanno dimostrato che questo effetto poteva essere utilizzato per generare impulsi di luce estremamente brevi, dell’ordine degli attosecondi. Gli attosecondi corrispondono a una frazione molto piccola di un secondo e permettono di osservare fenomeni ultrarapidi che erano precedentemente inaccessibili.
Un esempio di questa precisione è la misurazione del tempo che la luce impiega per attraversare una singola molecola d’acqua, che è nell’ordine degli attosecondi. In questo brevissimo intervallo di tempo, la molecola sembra essere completamente immobile, come se fosse congelata. Questo è un esempio di come l’attofisica, la scienza dei fenomeni superveloci, abbia aperto la possibilità di osservare e controllare eventi altrimenti invisibili, come il movimento degli elettroni negli atomi e nelle molecole.
Queste scoperte hanno enormi implicazioni in vari campi, come la biologia, l’elettronica molecolare e l’energia solare, permettendo ora di studiare il movimento degli elettroni all’interno delle molecole biologiche per comprendere meglio i processi vitali, sviluppare componenti elettronici costituiti da singole molecole e creare dispositivi miniaturizzati altamente efficienti, tra cui celle solari avanzate.
Il vicepresidente dell’Accademia dei Lincei, Giorgio Parisi, premiato nel 2021 per i suoi studi sulla complessità scientifica, ha commentato il premio sottolineando l’enorme soddisfazione per il riconoscimento di queste tre menti brillanti e ha evidenziato l’importanza del loro contributo nel permettere all’umanità di esplorare il mondo microscopico degli elettroni all’interno degli atomi e delle molecole.
Cultura
Nobel per la Fisica 2023: Agostini, Krausz e L’Huillier e la Fisica del superveloce
di Redazione
2 minuti
Aggiornato il 11/07/2023