Il greenwashing è una pratica che sta diventando sempre più popolare tra le aziende, che consiste nell’investire più tempo e denaro sul commercializzarsi come eco-friendly che sul minimizzare il proprio impatto ambientale. Questa strategia di marketing ingannevole è deleteria per i consumatori che preferiscono acquistare beni e servizi da aziende più sostenibili e rispettose dell’ambiente.
La direttiva Green Claims contribuirà ad eliminare il marketing green inaffidabile dal mercato UE, stabilendo delle regole comuni che le aziende dovranno seguire per dimostrare e comunicare le loro credenziali ecologiche. Infatti, essendo i consumatori sempre più attenti al loro impatto ambientale durante i loro acquisti, intorno al 75% dei prodotti sul mercato dell’Unione riportano implicitamente o esplicitamente un’indicazione ecologica. Ciononostante, la maggior parte di queste asserzioni ambientali sono vaghe, fuorvianti o infondate, mentre quasi la metà delle 230 etichette ecologiche disponibili nell’Unione europea hanno delle procedure di verifica molto deboli o inesistenti.
La proposta di legge stabilisce delle regole per le aziende che dovranno fornire dei dati a sostegno delle loro dichiarazioni di sostenibilità , compreso il divieto di utilizzare qualsiasi sistema di classificazione dei prodotti che non sia basato su leggi europee comuni. La proposta, inoltre, stabilisce requisiti minimi di trasparenza per le etichette ecologiche, che dovranno essere verificate da una terza parte indipendente, come l’Ecolabel UE, ed istituisce un registro delle etichette ecologiche affidabili. Delle autorità di sorveglianza del mercato avranno il compito di far rispettare questa disposizione con controlli regolari e sanzioni in caso di violazione.
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In arrivo la direttiva UE contro il greenwashing
di Redazione
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Aggiornato il 05/12/2023