Società

Il professore che passerà 100 giorni sott’acqua per la scienza

di Redazione

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Un docente associato dell’Università della Florida Meridionale (USF) sta cercando di stabilire un nuovo record mondiale di permanenza sott’acqua per 100 giorni consecutivi. Il professore Joseph Dituri si immergerà al Jules’ Undersea Lodge a Key Largo, l’unico hotel sottomarino negli Stati Uniti, per studiare gli effetti a lungo termine delle pressioni estreme sul corpo umano, e allo stesso tempo terrà online e sommerso il suo corso di ingegneria biomedica.

Dituri vivrà a 30 piedi sotto il livello dell’acqua, in uno spazio di 100 piedi quadrati. Durante la sua permanenza, un team medico eseguirà regolarmente controlli sulla sua salute, effettuando una serie di test psicologici, medici e psicosociali, compresi esami del sangue, ecografie, elettrocardiogrammi e analisi sulle cellule staminali. Inoltre, uno psicologo e uno psichiatra faranno parte del team che seguirà il professore, documentando gli effetti mentali dell’essere isolato e confinato in un ambiente sottomarino per un lungo periodo di tempo, simile alle missioni spaziali.

Il docente ha sviluppato la sua passione per la scienza durante i suoi 28 anni di servizio come ufficiale di immersioni nella Marina degli Stati Uniti. Dopo essersi ritirato nel 2012 con il grado di comandante, si è iscritto all’USF per conseguire un dottorato di ricerca sulle lesioni cerebrali traumatiche.


Nella missione sott’acqua, oltre al tentativo di stabilire un nuovo record mondiale di permanenza, il professor Dituri testerà anche nuove tecnologie. Ad esempio, collaborerà con un collega che ha sviluppato uno strumento di intelligenza artificiale in grado di esaminare il corpo umano per individuare eventuali malattie e stabilire se sia necessario prescrivere farmaci. Sarà accompagnato da altri scienziati con cui discuterà metodi per preservare, proteggere e restaurare l’ambiente marino.

Il progetto servirà anche come piattaforma per sensibilizzare alla STEM, accogliendo adulti e bambini con i loro accompagnatori che potranno unirsi a lui per 24 ore alla volta. Il docente spera che l’iniziativa possa ispirare la prossima generazione di ricercatori. “Tutto ciò di cui abbiamo bisogno per sopravvivere è qui sul pianeta. Sospetto che la cura per molte malattie possa essere trovata in organismi sconosciuti nell’oceano. Ma per scoprirlo, abbiamo bisogno di più ricercatori“, afferma Dituri.

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