Diritto

Doppia laurea in Italia per raggiungere gli standard europei

di Redazione

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Grazie alla legge 12 aprile 2022 n° 33, la doppia laurea è stata finalmente concessa agli studenti italiani. Precedentemente, un regio decreto dell’era fascista sanciva il divieto di frequentare contemporaneamente due corsi di istruzione superiore. Il divieto valeva anche nel caso in cui uno dei due corsi fosse stato all’estero, situazione in cui lo studente sarebbe anche potuto incorrere in sanzioni.

Le modalità per l’iscrizione contemporanea a due corsi di laurea, laurea magistrale e master sono disciplinate dal decreto n° 930 del 29 luglio 2022 del MUR (Ministero dell’Università e della Ricerca). Il decreto n° 933 stabilisce anche la possibilità di iscriversi contemporaneamente a due corsi di diploma accademico, di primo o secondo livello, presso gli AFAM (Istituti di Alta Formazione Artistica Musicale).

Il MUR stabilisce che è possibile iscriversi anche presso diverse università, scuole o istituti superiori, purché i corsi di studio appartengano a due classi di lauree diverse e si differenzino per almeno due terzi delle attività tematiche previste. L’immatricolazione allo stesso corso di studio in due università diverse è dunque vietata. La doppia laurea vuole infatti garantire la possibilità di accrescere la formazione dei nuovi studenti in ambito multidisciplinare, ampliando le loro competenze di adattabilità e flessibilità, sempre più richieste nell’attuale mondo del lavoro.

Sebbene la doppia laurea sia considerata una novità in Italia, il medesimo non vale per gli altri Stati membri dell’Unione europea, dove la possibilità di iscriversi a due corsi di laurea contemporaneamente è stata concessa da tempo. In molti altri Paesi europei, gli studenti sono da tempo incentivati all’iscrizione contemporanea a più di un corso di laurea grazie alla presenza di benefici fiscali.

Il principale obiettivo della legge è infatti quello di adeguare il sistema universitario italiano ai più elevati standard europei, con la speranza che l’introduzione della possibilità della doppia laurea in Italia possa rendere i nostri atenei più competitivi a livello internazionale.

Lo scopo non è solo quello di ridurre il numero di cervelli in fuga che preferiscono frequentare università estere per le loro offerte formative più interessanti, che meglio si adattano alle sempre più elevate esigenze del mercato del lavoro, ma anche quello di attirare nuovi studenti stranieri a scegliere l’Italia per la loro carriera universitaria.

Si spera che l’iniziativa possa anche contribuire all’aumento della percentuale di lauree conseguite in Italia, che è ancora inferiore rispetto agli standard europei.

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