Il 17 giugno a Roma avrà inizio il Là Fuori Festival – Festival della scienza e dell’arte, cinque giornate di eventi, spettacoli, incontri e laboratori esperienziali aperti al pubblico che combinano esperimenti artistici e scientifici, meraviglie della scoperta, teatro, musica e discussioni sul presente e sul futuro. Il tema di questa seconda edizione sarà SPAZIO – CENTRO – PERIFERIA e il programma spazia dalla riscoperta dei luoghi al collegamento di idee e discipline, per sperimentare le meraviglie della scienza e della cultura a qualunque età .
Il Festival è parte di un progetto più grande promosso dall’Associazione Insiemi di Scienza con i bambini della periferia sud-est di Roma e volto a porre le basi per la costruzione di una cittadinanza scientifica e critica. Si parte dall’idea che il connubio tra sperimentazione artistica e indagine scientifica possa stimolare non solo la partecipazione attiva, ma anche la qualità della ricerca sulla realtà , avvicinando la prospettiva oggettiva della scienza a quella soggettiva dell’arte. Si tratta di una serie di percorsi di indagine critica della realtà tra STEM, teatro e musica che quest’anno si sono ampliati anche in un contesto più complesso come il carcere di Frosinone, attraverso una serie di incontri che hanno saputo unire arte e scienza, le due anime di LÀ FUORI.
Secondo Edwige Pezzulli dell’Associazione Insiemi di Scienza e Francesca Rizzi di Teatro a Vista, il tema scelto nasce dalla visione rivoluzionaria di Giordano Bruno che ha trovato la sua espansione in una delle teorie più importanti del Novecento, la relatività generale. “Uno stravolgimento della nostra visione dello spazio, che da struttura rigida e passiva nella quale siamo immersi si è trasformato in attiva e dinamica, in grado di deformarsi, di curvarsi, di stirarsi. Da poco più di cento anni abbiamo scoperto che in questo spazio esistono altre galassie oltre alla nostra, che lo spazio stesso si sta espandendo, e che non esiste più nessuna posizione nell’Universo rispetto alla quale possiamo dirci centrali. E con il Festival andremo ad indagare proprio le relazioni tra le parti – spaziali, concettuali, di un insieme – per costruire un dialogo tra sguardi complementari e diversi, come quelli della scienza e dell’arte”.
Gli eventi dureranno cinque giorni, dal 17 al 21 giugno, e si svolgeranno nel giardino di Villa Lazzaroni. I pomeriggi saranno dedicati agli spettacoli e ai laboratori per bambini e ragazzi, a cui seguiranno performance teatrali e musicali, discussioni con scienziate e scienziati, e proiezioni dedicate in particolare all’esplorazione dello spazio e a temi di attualità , che saranno allestite nella sala del municipio adiacente al parco.
Tra gli ospiti la matematica Luigia Carlucci Aiello (considerata la “madre” dell’intelligenza artificiale), la linguista Vera Gheno, la giornalista e data humanizer Donata Columbro, il filosofo Luigi Cimatti, la biologa Flavia Zucco (fondatrice dell’Associazione Donne e scienza), la regista Nicoletta Nesler (autrice di Lunà digas, ovvero delle donne senza figli), l’architetto e co-fondatore di Stalker Lorenzo Romito, gli attori Valerio Aprea, Simone Liberati, Riccardo Bocci e la band II Muro del Canto.
Cultura
Tra scienza e arte: LĂ Fuori Festival
di Redazione
3 minuti
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Aggiornato il 06/14/2023