Cultura

Cervelli in fuga: la soluzione del Politecnico di Milano

di Redazione

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Antonella Sciuto è stata nominata come la prima rettrice donna del Politecnico di Milano, un’importante università italiana fondata nel lontano 1863. Laureata in ingegneria elettronica e già docente presso l’ateneo, ha preso in mano il nuovo incarico con grande entusiasmo e responsabilità.

Il suo obiettivo principale come rettrice sarà quello di valorizzare, includere e promuovere la sostenibilità. In particolare, vuole concentrarsi sullo sviluppo del talento dei giovani e sull’incremento della ricerca scientifica in Italia, che purtroppo è ancora inferiore rispetto ad altri Paesi europei.

L’università ha una forte relazione con le aziende, grazie alla creazione di relazioni a medio e lungo termine con il Joint Research Center. L’università collabora attualmente con oltre 60 aziende, tra cui importanti nomi come ENI, Luxottica e STMicroelectronics.

Il Politecnico di Milano è in grado di soddisfare la domanda delle aziende per l’ingegneria, ma sarebbe necessario almeno il doppio degli ingegneri. Nonostante il progetto Pop (Pari Opportunità Politecniche), avviato nel 2016, la presenza femminile tra gli studenti di ingegneria rimane bassa, con una media di un quarto degli studenti. Antonella Sciuto ha dichiarato di voler attrarre sempre più ragazze e di smitizzare i pregiudizi, inconsapevoli o meno, che potrebbero scoraggiare le ragazze dal frequentare corsi di ingegneria.

In generale, la sua nomina a rettrice del Politecnico di Milano rappresenta un importante passo avanti nella promozione dell’uguaglianza di genere nell’ambito accademico e scientifico. Grazie alla sua vasta esperienza e alla sua dedizione, l’ateneo milanese può contare su una leadership forte e competente, pronta a guidare l’università verso nuovi traguardi di eccellenza.

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