Medicina

L’aria di montagna riduce significativamente i sintomi dell’ansia

di Redazione

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L’ansia è un disturbo sempre più diffuso nella società moderna, che può influire negativamente sulla qualità della vita delle persone e sulla loro salute. Tuttavia, una nuova ricerca sperimentale condotta dall’Istituto per la BioEconomia del CNR e dal Club Alpino Italiano ha dimostrato che l’aria della foresta può aiutare a ridurre i sintomi dell’ansia.

Il team di ricercatori ha condotto uno studio su 39 siti italiani, tra montagna, collina e parchi urbani, per analizzare il ruolo dei monoterpeni – componenti profumati degli oli essenziali emessi dalle piante – nell’effetto di riduzione dei sintomi di ansia. Grazie all’analisi di dati ambientali e psicometrici raccolti nel corso delle campagne svolte nel 2021 e nel 2022, è stato individuato e isolato l’effetto specifico dell’esposizione ai monoterpeni – e in particolare ad α-pinenesulla riduzione significativa dei sintomi di ansia.

I risultati dello studio mostrano che, oltre una data soglia di concentrazione di monoterpeni totali o anche del solo α-pinene, i sintomi di ansia diminuiscono a prescindere da tutti gli altri parametri, sia ambientali che individuali. Inoltre, è stato possibile identificare la correlazione tra la quantità di monoterpeni inalati e la riduzione dei sintomi di ansia, il che consente di assegnare un valore terapeutico specifico a ogni sito verde, anche condizionato alla frequentazione in momenti diversi dell’anno e del giorno.

La ricerca si è rivelata particolarmente articolata, con centinaia di partecipanti coinvolti in sessioni standardizzate di terapia, condotte in siti di tutta Italia. Combinando sessioni di terapia forestale condotte da psicologi professionisti con tecniche avanzate di statistica, i ricercatori hanno potuto dimostrare che l’aria della foresta è veramente terapeutica in certe condizioni.

Grazie all’applicazione di un metodo statistico avanzato, la ricerca ha consentito di creare gruppi di intervento e di controllo perfettamente abbinati, permettendo di disporre di criteri oggettivi per individuare e qualificare stazioni di terapia forestale in grado di consentire prestazioni di livello clinico.

L’importanza della ricerca va oltre la riduzione dei sintomi di ansia: è ormai consolidata la connessione tra stati di ansia e rischio cardiovascolare, e i risultati ottenuti assumono un valore importante anche in ambito patofisiologico. Infatti, la riduzione dei sintomi di ansia può contribuire a prevenire il rischio cardiovascolare e rappresentare un approccio non farmacologico per il benessere psicofisico delle persone.

Lo studio prosegue il filone di ricerca intrapreso nel 2019 relativo alla distribuzione degli oli essenziali emessi dalle piante, che ha portato a numerose pubblicazioni scientifiche e alla realizzazione di due volumi sulla terapia forestale, editi dal CNR, che hanno permesso di sistematizzare le conoscenze ad oggi acquisite.

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